L’arginina è un integratore alimentare, uno dei mille che popolano questo variegato insieme di sostanze. Come tutti gli integratori, è presente naturalmente in molti cibi ed una sua integrazione è generalmente superflua in presenza di una dieta corretta e bilanciata. L’integrazione diventa invece utile in condizioni fisiche particolari e in presenza di un regime alimentare non completo. In questo secondo gruppo possiamo comprendere coloro che seguono un regime alimentare vegano. Vediamo quindi di approfondire l’argomento dell’arginina per vegani.
Arginina per vegani: a cosa ci riferiamo
L’arginina è un aminoacido, cioè un elemento che contribuisce alle formazione delle proteine. Le proteine sono fondamentali per il corpo umano, sia per i muscoli sia per molti altri tessuti. Una loro alterazione o impoverimento provoca numerosi disturbi. In natura, l’arginina è presente nella carne e nel pesce, nelle uova, nel latte e derivati, in legumi e frutta secca. Le proteine vegetali, tuttavia, hanno un valore biologico diverso da quelle animali, ossia sono meno “pregiate” per l’organismo. Seguendo modelli alimentari molto restrittivi, come quello vegano, si rischia quindi una grande povertà di questo elemento. Ecco perché ne può essere consigliata l’integrazione.
Proprietà dell’arginina
L’organismo umano trasforma questo aminoacido in una sostanza detta ossido nitrico. L’ossido nitrico aiuta i vasi sanguigni a dilatarsi, facilitando in tal modo la circolazione del sangue. Ciò risulta utile per un generale benessere del corpo, dato che le sostanze nutrienti e l’ossigeno arrivano meglio a tutti gli organi. Ma questa funzione di vasodilatazione è particolarmente utile per prevenire situazioni di ipertensione ed ipercolesterolemia: per questo si dice che l’arginina aiuta nella prevenzione cardiovascolare. Un’altra funzione particolarmente utile è il supporto al sistema immunitario. Tramite cellule specializzate, il sistema immunitario attacca gli agenti esterni nocivi, quali virus e microbi, e protegge il corpo dalle malattie. L’arginina supporta l’attività di queste cellule.
Arginina per vegani: un universo complesso
Le persone che seguono uno schema di alimentazione vegano in Italia, secondo i dati più recenti, sono circa il 2% della popolazione. Si tratta però di un gruppo eterogeneo, al cui interno sono presenti differenti moduli alimentari. Comune a tutti, come ai vegetariani, è il rifiuto di carne e pesce. Ma, al contrario di alcuni modelli vegetariani, i vegani escludono anche uova e derivati, latte e derivati, ed il miele. Un particolare schema vegano è la dieta crudista, basata solo su frutta e verdura consumate a crudo o lavorate al di sotto di una determinata temperatura. La dieta fruttista ammette invece solo frutti carnosi, semi oleosi e germogliati. Infine, vi è il modello eco-vegano che ammette alimenti vegetali prodotti esclusivamente da coltivazioni biologiche.
Arginina per vegani: caratteristiche
Le caratteristiche necessarie affinché il prodotto sia accettabile per i vegani sono un tema particolarmente critico. Sicuramente gli ingredienti devono escludere di componenti di origine animale; tra questi è bene ricordare il lattosio. Si tratta dello zucchero del latte, che è presente in moltissime preparazioni per offrire un sapore gradevole e dolce. Ma latte e derivati sono esclusi dai vegani! Ricordiamo che spesso le preparazioni in capsule hanno un rivestimento in gelatina: anche questa non deve essere di origine animale. Gli ingredienti vegetali devono essere lavorati a crudo, ed il prodotto deve essere privo di OGM, pesticidi, fungicidi e fertilizzanti artificiali. Meglio se il dosaggio è alto data la scarsità di proteine negli schemi alimentari vegani, e soprattutto ad alta biodisponibilità.
Il processo produttivo
Il processo produttivo è forse il fattore più importante; certamente è quello meno verificabile. La filosofia vegana rifiuta qualunque coinvolgimento animale a vantaggio dell’essere umano. Questo implica una enorme differenza in tutta la filiera. Ad esempio, nella coltivazione non è accettabile nemmeno l’utilizzo di letame derivante dagli allevamenti, né di fertilizzanti derivanti da farine di sangue, ossa, pesce ecc. Anche le coltivazioni basate su trappole entomologiche non sono accettate. La complessità della filiera industriale include i macchinari, spesso usati anche per prodotti non vegani. Possono quindi esserci residui di uova o latte, e questo è talora esplicitato in etichetta. Molte aziende dichiarano in etichetta la compatibilità o meno con schemi vegani e vegetariani dell’integratore, ma l’etichetta spesso non è esaustiva.
Arginina per vegani: altri requisiti
La compatibilità o meno con questo schema si estende agli imballaggi, che devono essere privi di colori, colle o altri materiali di origine animale. La stessa cosa vale per il trasporto: le sostanze inquinanti emesse dalla produzione ed uso di derivati petroliferi sono causa di un elevato numero di morti di animali. Anche i test di controllo non devono prevedere l’utilizzo di animali. Questo è valido per le produzioni in regioni lontane da noi, ma anche per le piccole aziende locali a filiera corta. Anche piccole aziende infatti possono usare metodi di coltivazione biologica che è pur sempre causa di morte di animali.
Arginina per vegani: la certificazione
Da molto tempo in Italia si sta cercando di individuare alcune caratteristiche minime e condivise che un qualsivoglia prodotto dovrebbe avere per essere definito “vegano”. Ma, attualmente, la situazione è ancora in divenire. Il mondo vegano è frammentato al proprio interno, e non offre quindi un interlocutore unico. Le componenti da analizzare, come abbiamo visto, sono molte ed altrettante le difficoltà tecniche, economiche e commerciali. Esistono alcune certificazioni con carattere volontario, che offrono alcune garanzie di base sia per il settore alimentare che per il non food, ma ancora manca una normativa chiara e definita.
Conclusioni
Da quanto detto, si evince che le persone vegane possono avere difficoltà a reperire integratori conformi alla loro filosofia. L’indicazione è di indirizzarsi verso aziende di comprovata serietà, che aderiscano quantomeno a standard produttivi conosciuti. In aggiunta, vale anche per loro come per tutti la raccomandazione di non sottovalutare gli effetti dell’arginina. L’arginina, infatti, offre indubbi benefìci ma presenta anche potenziali controindicazioni da tenere presente. Interferisce con l’azione di alcuni farmaci, alterandone le caratteristiche, ed è controindicata anche in previsione di un intervento chirurgico. Anche in particolari condizioni di salute è sconsigliabile assumere l’arginina. In questi casi, un confronto con il proprio medico sarà utile a chiarire i dubbi e poter assumere questo integratore in tutta sicurezza.