Tradizionalmente, le donne sono le persone più attente al benessere, alla salute ed alla cura del corpo. Una volta dedicate solo alla famiglia, hanno oggi imparato a conoscere meglio il proprio corpo e a prendersi cura anche di se stesse. Una delle modalità diffusamente utilizzate a tale scopo è l’uso di integratori alimentari, di cui le donne sono tra le categorie che ne consumano di più. E fra gli integratori più utilizzati troviamo l’arginina. Come ogni cosa, tuttavia, anche questa sostanza va usata in modo mirato. Cerchiamo allora di capire come deve essere l’arginina per donne.
Arginina per le donne: di cosa parliamo
Gli integratori sono sostanze naturalmente presenti nei vari cibi, utili a migliorare il funzionamento dell’organismo. Una dieta variata ed uno stile di vita sano di solito sono sufficienti a procurare al nostro corpo tutto ciò di cui ha bisogno. Tuttavia, esistono alcune condizioni in cui c’è bisogno di un supplemento di alcuni nutrienti: una integrazione, appunto, che possiamo assumere con preparati di vario tipo. Gli integratori esistono come polvere, pastiglie, oppure in forma liquida. L’arginina è uno dei più diffusi integratori ed esiste in tutte e tre le forme, con dosaggi e indicazioni diverse. E’ stata isolata per la prima volta da due chimici tedeschi verso la fine del 1800, ed ha preso il nome da “argiros”, che in greco indica il bianco, per il suo aspetto a cristalli biancastri.
Proprietà dell’arginina
L’arginina è un aminoacido, ossia una sostanza utile alla costruzione delle proteine. E’ presente nella carne e nelle uova, nella frutta secca, nei legumi. Per questo motivo è utile in tutti i casi nei quali è necessario un supplemento di proteine: sportivi ad alto livello, persone con esiti di traumi muscolari o ustioni gravi, anziani con muscolatura debole, malnutriti o denutriti. E’ utile anche nelle diete vegane e vegetariane. Ma la caratteristica che la rende preziosa in varie situazioni è la sua funzione di vasodilatazione sanguigna.
Arginina per le donne: la vasodilatazione
Il corpo umano trasforma l’arginina in ossido nitrico, una sostanza che facilita la dilatazione dei vasi sanguigni. In questo modo, l’ossigeno e le sostanze nutritive circolano meglio e tutte le funzioni del corpo ne risentono positivamente. Ugualmente, viene facilitato l’asporto dai vari organi delle sostanze di rifiuto da scartare per favorire la “pulizia”. La funzione che beneficia maggiormente di tutto ciò è quella cardiovascolare. L’arginina, infatti, è utile per abbassare la pressione arteriosa ed il colesterolo. Inoltre, l’azione di miglioramento circolatorio vale ovviamente anche per i vasi sanguigni del cervello. Aiuta quindi a prevenire il rischio di demenza. Entrambi i sessi hanno beneficio da queste azioni, ma per le donne vi sono caratteristiche specifiche.
Arginina per donne: il fattore ormonale
In vari Paesi del mondo, a tutti i livelli socioeconomici, le donne hanno un rischio minore rispetto agli uomini di andare incontro a malattie cardiovascolari come ictus ed infarto. Questa sorte di “protezione” è legata al ruolo degli ormoni femminili, che tuttavia con la menopausa tende ad esaurirsi progressivamente. Per le donne in menopausa il rischio è molto più elevato rispetto alle donne in età fertile. Questo è uno dei fattori per cui questo integratore si rivela utile nelle donne dopo la menopausa.
Arginina per donne: la menopausa
Climaterio e menopausa sono fasi fisiologiche della vita di ogni donna e non malattie. Ma spesso portano con sé disturbi che per molte donne peggiorano la qualità della vita: mal di testa, nervosismo o ansia, insonnia, sudorazione notturna, secchezza vaginale e le classiche “vampate di calore”. La disfunzione circolatoria ne è una delle cause. Normalizzando la funzione circolatoria con un adeguato apporto di arginina, questi disturbi possono migliorare.
Arginina per donne: il collagene
Anche l’osteoporosi si presenta in modo più marcato e frequente tra le donne, in particolare dopo la menopausa. L’arginina contribuisce alla costruzione del collagene, sostanza presente in molti tessuti connettivi e nelle ossa. Per questo, contribuisce anche ad un buon trofismo cutaneo, utile non solo dal punto di vista estetico in funzione anti-aging, ma soprattutto in quanto la pelle è la prima barriera di difesa del corpo contro i germi ambientali. Una pelle secca si screpola facilmente ed apre la porta ai batteri.
Arginina per donne: in quale forma
Il periodo della menopausa inizia di media verso i 50 anni. A questa età, molte donne sono ancora attive: sul lavoro, in famiglia, nello sport. E non dimentichiamo la cura dei nipoti: i nonni oggi svolgono una funzione fondamentale in tal senso! E’ quindi opportuno trovare una formulazione che sia facile da assumere, ma anche pratica da portare con sé in caso di assunzione fuori casa. Le compresse assolvono bene a questo compito. La confezione in barattolino è protetta, leggera e discreta. Le compresse si assumono ovunque, basta un po’ d’acqua. Non presentano il problema del sapore talora sgradito delle formule in polvere, che sono anche più laboriose da preparare.
Quali ingredienti
Proprio per la particolarità dell’organismo femminile, è opportuno che insieme all’arginina siano presenti anche altri componenti. Tra questi, il magnesio che è utile per la circolazione sanguigna e la buona salute delle ossa, e la vitamina C utile per il sistema immunitario. Importante anche la presenza dello zinco, sempre per il buon funzionamento del sistema immunitario, e soprattutto le vitamine del gruppo B. Queste sono importanti per il metabolismo dei grassi e delle proteine e per il funzionamento del sistema nervoso. La formulazione in compresse rende più facile assumere il dosaggio corretto e proporzionato dei vari componenti.
Conclusioni
Ricordiamo che come ogni tipo di sostanza attiva, anche l’arginina ha effetti collaterali e controindicazioni. Una qualche forma di allergia è in teoria sempre possibile, soprattutto per i dosaggi più alti. Il dosaggio da assumere può essere difficile da trovare, perché varia in base alle situazioni cliniche ed alle condizioni personali. Un confronto con il proprio medico è sempre opportuno, soprattutto in condizioni cliniche specifiche o quando si è in cura con altri farmaci. L’arginina, infatti, può influenzare negativamente l’azione di alcuni farmaci, così come la sua azione fluidificante sul sangue va evitata in previsione di un intervento chirurgico.